Stiamo attraversando un momento difficile in cui è necessario un supporto psicologico per tutti noi.
Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Fabrizia Lodeserto di mettere la sua professionalità a disposizione della nostra categoria, come già accaduto in passato essendo stata una delle prime sostenitrici di IDEA.
Ringraziamo la dottoressa Lodeserto per il tempo e l’attenzione che ci dedica e per la disponibilità nei confronti dei nostri associati.
Il Direttivo IDEA
Fronteggiare l’angoscia “Coronavirus” con la Psicologia
Il periodo storico che stiamo affrontando mette a dura prova la salute propria e della collettività; in primis la salute fisica; ma, congiuntamente, quella mentale.
Le misure restrittive, necessarie per contenere la diffusione del virus, generano a catena una serie di conseguenze sul piano emotivo ed affettivo. Calo dell’umore e sintomi di ansia, quali: palpitazioni, irritabilità, facile affaticamento, tensione muscolare, alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno; sonno inquieto) sono reazioni naturali in questo periodo.
Perché i sintomi di ansia e il calo dell’umore?
Siamo costantemente bombardati da notizie che generano terrore e che hanno come protagonisti i temi della malattia, del contagio e della morte. Non vengono affrontate notizie leggere che ci fanno distrarre o sorridere, ma abbiamo costantemente a che fare con informazioni che generano una paura intensa e che mantengono attivo il nostro sistema di allerta. Sintomi di ansia e di depressione si amplificano anche a causa delle privazioni dei contatti e delle relazioni: non possiamo uscire se non per necessità; gli assembramenti non sono consentiti e, quelle poche volte che usciamo, vediamo la città deserta e pochissime persone che indossano guanti e mascherine.
Se capita di incrociarci con gli altri per strada, evitiamo di incrociare lo sguardo, come se anche quello possa determinare una qualche forma di contagio. Sembra di vivere certe volte il film “Contagion” di Steven Soderbergh.
Come sosteneva il filosofo greco Aristotele, l’uomo è un animale sociale che tende ad aggregarsi; e lo stesso Darwin, osservando il comportamento degli animali, sosteneva che ogni animale avesse bisogno di stare vicino ai propri simili all’interno di un branco, sia per chiedere aiuto che per difendersi.
Bene, in questa lotta per la sopravvivenza noi, animali sociali, ci percepiamo soli.
Quando preoccuparsi?
Se i sintomi prima descritti non ci permettono di vivere la nostra vita, di gioire anche di piccole cose o se l’ansia è eccessiva, a tal punto da non riuscire a distrarci con altre attività, conviene chiedere aiuto ad un professionista. I soggetti più deboli, coloro che lavorano in ambienti altamente stressanti (es. medici, infermieri, operatori sanitari, personale delle forze armate) o i genitori che hanno difficoltà a fornire delle spiegazioni ai propri figli, possono chiedere un supporto professionale. Le consulenze psicologiche sono possibili, anche attraverso le videochiamate e si rivelano in questi casi di grande aiuto.
Come affrontare questo periodo al meglio? 10 regole
- Per continuare a sentirvi voi stessi, mantenete, per quanto possibile, le vecchie abitudini.
- Cogliete questa fase di “fermo” per dedicarvi ad attività mai svolte o interrotte per via della mancanza di tempo.
- Dedicate unicamente due momenti della giornata all’ascolto dei notiziari per non essere sopraffatti costantemente da notizie che incutono ansia e paura.
- Affrontate appositamente con gli altri discorsi positivi e leggeri, diversi dalla malattia e dal virus. Se avete voglia di sfogarvi e di confrontarvi con gli altri sulle vostre paure, fatelo anche, ma non cristallizzate tutti i discorsi unicamente su questi argomenti.
- La sera, prima di andare a dormire, pianificate routine rilassanti: bevanda calda e luce soffusa e non seguite notizie sul Covid-19 tramite tv e social che, diversamente, riattivano lo stato di allerta non facendovi riposare serenamente.
- Leggete e ascoltate unicamente notizie provenienti da siti e canali certi; non diffondete agli altri audio, frasi o sezioni di chat trasmesse da persona a persona. Queste ultime notizie possono essere “fake”.
- Mangiate sano, improvvisate nuove ricette, svolgete attività fisica, anche se moderata, per tenervi in forma e stimolare la produzione di endorfine e serotonina che aiutano a risollevare l’umore.
- Dedicatevi ad attività rilassanti che aiutano a staccare la spina: leggete un libro, meditate, praticate yoga, fate giardinaggio, ascoltate musica, guardate un bel film.
- Prefissate delle attività da svolgere non appena finisce questo periodo: con chi vedervi, dove andare, cosa fare e chi prima andare a trovare.
- Utilizzate al meglio la tecnologia che, in questo periodo, può rappresentare una fonte di grande supporto: videochiamate, chat, corsi e formazioni online per allenare la mente e tenervi al passo; organizzate videochat con persone con le quali non vi sentite da tanto tempo; cenate virtualmente con i vostri cari e gli amici; insomma, continuate virtualmente a stare in gruppo perché siamo animali sociali.
Fabrizia Lodeserto, Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
www.fabrizialodeserto.it