L’ 8 𝒎𝒂𝒓𝒛𝒐, e la ricorrenza che in questo giorno si celebra, affonda le sue radici nel coraggio, nell’emancipazione, in quella fervida voglia che nei primi del 900 ha mosso donne operaie nel rivendicare il diritto di voto, un salario adeguato, orari lavorativi più consoni che avrebbe permesso loro di essere non solo lavoratrici ma anche mogli, mamme, donne.
A gran voce negli anni che si sono susseguiti si è chiesto e ottenuto tanto.
Ci si è costruito un posto nel mondo, si è lottato per quelle che sono le pari opportunità, per conquistare una condizione che oggi ci sembra quasi scontata, ma ieri è costata la vita di chi ha gettato le basi di una rivoluzione senza precedenti.
Questo sacrificio, ogni giorno, va ricordato e onorato.
“𝑳𝒆 𝒅𝒐𝒏𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒗𝒐𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒖𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒅𝒖𝒆 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒎𝒆𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒖𝒐𝒎𝒊𝒏𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒈𝒊𝒖𝒅𝒊𝒄𝒂𝒕𝒆 𝒃𝒓𝒂𝒗𝒆 𝒍𝒂 𝒎𝒆𝒕𝒂’”
così recitava 𝑪𝒉𝒂𝒓𝒍𝒐𝒕𝒕𝒆 𝑾𝒉𝒊𝒕𝒕𝒐𝒏, fervida femminista canadese.
Cosa devono fare le donne oggi per essere giudicate competenti?
Noi donne, in tutte le personali sfaccettature e nei ruoli che abbiamo scelto di ricoprire, nel lavoro e nella vita, teniamo a ricordare a tutti che ognuno di noi ha disegnato o desidera intraprendere un cammino che merita, ogni giorno, di essere rispettato e onorato.
A tutte le donne va il nostro più grande augurio, quello di essere autentiche.
Come?