Lo studio odontoiatrico sebbene sia soggetto ad obblighi di legge ben precisi per quanto riguarda il primo soccorso, viene a trovarsi in un limbo normativo per quanto concerne la dotazione di strumenti per la cardioprotezione.

Il decreto Balduzzi del 2012, impone l’obbligo di munirsi di un DAE (Defibrillatore Semiautomatico Esterno) per tutte le società sportive, ma non da indicazioni precise per gli studi odontoiatrici.

La normativa vigente tuttavia recita:
<<… è utile la presenza di un DAE negli ambulatori delle strutture sanitarie (se non rapidamente ottenibile nella stessa struttura sanitaria) e nelle strutture ambulatoriali (studi medici, ambulatori dentistici, ambulatori delle ASL, ecc.)…>>

Ed ancora meno chiara la situazione sulla formazione del personale, dove sempre la normativa attuale recita:
<<…medici operanti nelle strutture sanitarie (ambulatori) e territoriali (studi medici, ambulatori dentistici, ambulatori delle ASL, ecc.)…>>

Fatta eccezione per alcune regioni (Toscana e Basilicata in primis), che hanno provveduto recentemente ad adottare una normativa regionale in materia, l’assistente di studio odontoiatrico, si trova in una situazione poco chiara qualora lo studio in cui lavora, si munisca di defibrillatore. 

Il medico odontoiatra dal canto suo, che ha l’obbligo biennale di retraining per il BLSD, ed è abilitato all’uso del defibrillatore, l’ASO che non risulta tra le professioni sanitarie, viene così escluso dalla possibilità di intervenire (fatta eccezione per la chiamata al Sistema di Emergenza, pena l’accusa di omissione di soccorso). 

Ma quando capita in studio, un caso di arresto cardiaco, bisogna intervenire rapidamente in modo efficace ed efficiente; tutto diventa più semplice in presenza del medico, ma qualora non fosse presente?

Il modo più sicuro è chiamare il 112 (il nuovo numero unico per le emergenze), e seguire le indicazioni dell’operatore. 

Facendo un po’ di storia, c’è stato un tentativo di aiutare il personale dello studio odontoiatrico in caso di emergenze sanitarie, si tratta del VES (Vocal Emergency System). Un sistema elettronico costituito da un tabellone e da uno scanner vocale. In base alla sintomatologia del paziente, il medico attiverà il VES sulla corrispondente Emergenza, e una voce registrata guiderà l’operatore nella corretta terapia. 
Il sistema che offre sicuramente un aiuto per l’operatore in difficoltà, in caso di arresto cardiaco, ha un punto dolente, non consente la tempestività di intervento.

Ecco quindi aprirsi una seconda alternativa più efficace, dotare lo studio di un defibrillatore semiautomatico esterno (l’unico ammesso per legge, al di fuori delle strutture ospedaliere), e formare tutto il personale dello studio (segretarie comprese).
In caso di emergenza cardiaca, se tutto il personale dello studio è formato, ognuno saprà esattamente come intervenire, senza creare disordine che rallenterebbe l’esecuzione delle manovre salvavita. 

Il corso che è rivolto a personale non sanitario e quindi “laico”, viene svolto in tutta Italia da enti accreditati da ogni Regione e abilita all’uso del DAE su tutto il territorio nazionale.
Il corso di Basic Life Support and Defibrillation (BLSD), è accessibile a tutte le persone indipendentemente dal possesso di conoscenze in ambito medico/sanitario, quindi anche per noi ASO!!!

Intervenire in modo efficace ed efficiente salva una vita anche al di fuori dallo studio odontoiatrico


Roberto Magnani 

Formatore BLSD